Impariamo a conoscere il nostro corpo: l’osso sacro
Articolo di Francesca Romano
Gli antichi avevano ben compreso l’importanza di questa parte del corpo su cui si scarica il peso della parte superiore della nostra struttura, dalla testa al bacino.
Ciò richiama, per analogia, le pendici di un monte costituito, nella nostra dimensione fisica e dal basso verso l’alto, dall’addome (funzioni viscerali), dal torace (funzioni emotive) e dalla testa (funzioni mentali, psichiche e spirituali).
Le pendici del monte costituiscono quindi la porta per l’accesso alla dimensione divina insita nell’uomo.
Il bacino forma inoltre, la parte posteriore delle pelvi, luogo simbolo dell’istintualità e che contiene una parte dei nervi deputati all’attività degli organi genitali.
Proprio questi nervi hanno la caratteristica di essere abbastanza indipendenti dall’attività mentale e, dunque, costituiscono uno spazio sacro nel quale avvengono i processi fisiologici legati al piacere.
Spesso questa parte del corpo si blocca nell’articolazione fra l’ultima vertebra lombare e la prima sacrale, punto in cui si scarica il 75% del tronco in flessione.
Le degenerazioni o ernie discali si correlano con un eccesso di rigidità e di carico, sia fisico che esistenziale sull’osso, oppure di sopportazione per la prevalenza di senso del dovere o a causa di inibizioni sessuali forzate.
Lo yoga, la riflessologia plantare, il reiki ed altre discipline olistiche possono contribuire a mobilizzare fisicamente ed energeticamente questa parte importantissima del nostro corpo.